Rifiutata da 30 famiglie perché ha la Sindrome di Down: papà single decide di adottarla

Una bambina non voluta da 30 famiglie in attesa di adozione perché affetta da sindrome di Down ha finalmente trovato un nuovo papà. Si tratta di Luca Trapanese, un uomo single che vive a Napoli.

Con tutta probabilità il destino della piccola Alba sembrava già segnato. La piccola, dopo essere stata rifiutata dalle famiglie potenzialmente adottive è stata accolta da Luca, il quale ha anche scritto un libro dal titolo “Nata per te” che è stato pubblicato da Einaudi.

credit: ibs.it

“Un figlio disabile non è una opportunità di serie b, ma una scelta consapevole rispetto alla mia vocazione e alle mie capacità”,

queste le parole del papà che ha voluto Alba quando aveva ancora 7 giorni di vita.

Occhi celesti, capelli biondi, nasino schiacciato come accade a tutti coloro che vengono colpiti dalla sindrome di Down, Alba è una bambina sorridente e giocherellona, che ama rotolarsi sul letto e stare assieme al gatto Giorgio.

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La storia di Alba e Luca inizia nel 2017, anno in cui il napoletano dal cuore d’oro decise di adottare la piccola in seguito all’abbandono da parte della mamma e ai numerosi rifiuti dei genitori adottivi. Luca, con una lunga esperienza lavorativa presso i centri di assistenza per i disabili, nonché fondatore di 3 associazioni di volontariato a Napoli, non si è fatto intimorire dall’idea di crescere una bambina affetta dalla sindrome di Down. L’unica preoccupazione dell’uomo era solo di dare amore alla bambina in maniera incondizionata.

Il napoletano è stato a contatto con i disabili sin dall’età di 14 anni e disponeva di tutti gli strumenti per crescere una bambina Down, senza alcun timore nell’assumere una così grande responsabilità. Luca, anzi, già da tempo desiderava crescere un bambino disabile o che fosse stato vittima di violenze e le ragioni profonde di una tale decisione sono state approfondite nel suo libro in uscita per Einaudi, “Nata per me”, scritto in collaborazione con Luca Mercadante.

Ben consapevole delle difficoltà nell’ottenere l’adozione di Alba, in quanto omosessuale e single, Luca non si è dato per vinto e ha combattuto per coronare il suo sogno di diventare genitore. L’Italia, purtroppo, ancora oggi si dimostra uno stato poco incline verso questo genere di adozioni e il napoletano non si è arreso di fronte ai soliti stereotipi e luoghi comuni, ma ha pensato solo di andare dritto per la sua strada, intraprendendo un iter burocratico tutt’altro che semplice.

La vicenda di Alba ha suscitato un certo scalpore, perché è stato proprio il Tribunale ad accogliere la richiesta di adozione avanzata da Luca, dopo che diverse famiglie in attesa di adozione avevano detto no alla bambina, proprio a causa delle sue condizioni di salute. Attualmente Alba vive con Luca in un ambiente sereno che le permette di crescere in maniera felice e sana, dimostrando di essere piena di vita e gioiosa.

La mancanza della mamma non rappresenterà un problema. Alba potrà infatti contare su tante figure di riferimento. Oltre a Luca, la piccola vive a stretto contatto con la nonna e con la tata Luisa. All’interno della nuova famiglia di Alba c’è anche una seconda nonna, la mamma adottiva di Luca, che a sua volta ha un figlio disabile. Inoltre non manca la vicinanza con tanti amici e membri delle associazioni di volontariato che, sin dai primi giorni dall’arrivo di Alba, hanno festeggiato e accolto la piccola con immenso affetto e calore.

Alba e Luca diventano così un bellissimo esempio di famiglia anticonvenzionale italiana intrisa di solo puro amore. Del resto, cos’altro chiedere di più per essere veramente una famiglia?

Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

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