Dieta in allattamento: cosa mangiare?

L’allattamento al seno, quando è possibile, è sempre incoraggiato e vivamente consigliato, in quanto estremamente benefico sia per il bebè che per la neomamma. Il latte materno, ricco di vitamine, proteine ed oligoelementi, rappresenta il nutrimento ideale per i neonati. Al contempo, allattare aiuta la mamma a bruciare calorie e, stimolando il rilascio di ossitocina, aiuta l’utero a riassumere gradualmente le dimensioni pre-gravidanza.

Durante l’allattamento, l’alimentazione della neomamma riveste un ruolo di primaria importanza. Mangiare sano è importante in ogni fase della vita ed ancor di più durante la gravidanza e l’allattamento, quando l’organismo necessita di una dose extra di energia e, quindi, di nutrimento.

La produzione di 100 millilitri di latte materno costa alla madre le bellezza di 90 chilocalorie. Considerando che un neonato necessita di almeno 500 millilitri di latte al giorno quando si nutre esclusivamente di latte materno, l’allattamento richiede un apporto calorico di circa 500 chilocalorie in più al giorno.

Buona parte di questa richiesta energetica viene sopperita attingendo dal grasso corporeo accumulato durante i mesi di gestazione, mentre il restante bisogno deve essere soddisfatto con l’alimentazione. Quali alimenti è bene consumare quando si allatta? Quali, invece, andrebbero limitati o evitati del tutto?

Allattamento al seno: mini-guida per una corretta alimentazione

Quando si allatta il fabbisogno energetico aumenta ancor più che durante la gestazione. Nello specifico, l’organismo necessita di più proteine, calcio, iodio, rame, zinco e vitamine A, B6, B12 e C.

Ecco qualche indicazione su quali abitudini alimentari è bene seguire durante l’allattamento.

Alimentazione varia, equilibrata e bilanciata

I nutrienti che il bebè assume nei primi mesi di vita sono definiti in gran parte dall’alimentazione della madre. È fondamentale che la neomamma segua una dieta varia ed equilibrata, distribuita possibilmente su cinque pasti, che comprenda:

  • almeno due porzioni di verdura al giorno, per un corretto apporto di vitamine e sali minerali;
  • almeno due/tre porzioni di frutta al giorno, da mangiare cruda e sbucciata;
  • fibre: pasta e pane integrale, riso, cereali, legumi, tofu, frutta di stagione, semi di Chia ed ortaggi freschi;
  • proteine: carne magra ben cotta, pesce, uova e legumi.

Prediligete le cotture semplici, come al cartoccio ed al vapore, ed evitate fritti e soffritti. Si consiglia di condire le pietanze con olio d’oliva e di mangiare almeno due volte alla settimana pesce azzurro, ricco di acidi grassi polinsaturi omega-3. Sì, quindi, a sardine, sgombro e alici.

Un’alimentazione varia abitua il piccolo a tanti sapori diversi che renderanno lo svezzamento più semplice da gestire. Tuttavia, l’alimentazione non deve essere eccessiva. Diffidate dal famoso detto “mangia per due”, non esagerate con le quantità e lasciatevi guidare dal vostro appetito.

Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno

Durante l’allattamento si consiglia di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, e nei mesi estivi anche di più. Oltre mezzo litro al giorno serve solo per produrre latte, che è costituito per circa l’80% da acqua. La semplice acqua minerale può essere alternata a tisane non zuccherate e succhi al 100% di frutta, senza zuccheri aggiunti.

Limitare il consumo di tè e caffè

L’assunzione di caffeina deve essere limitata durante l’allattamento, riducendo il consumo di caffè, tè, cioccolato, bevande energetiche come, ad esempio, il guaranà, Coca-Cola e simili, che possono causare irrequietezza, irritabilità e disturbi del sonno nel piccolo. Quando si allatta sono ammesse non più di due tazzine di caffè al giorno.

Alimenti da evitare

Il sapore del latte materno dipende da ciò che la neomamma mangia. Alcuni alimenti, spezie ed aromi rischiano di conferire al latte un sapore che può essere sgradito al neonato. Si consiglia, pertanto, di:

  • evitare gli alimenti piccanti;
  • non eccedere con aglio, scalogno e cipolla;
  • limitare il consumo di cibi dal sapore particolarmente intenso, come peperoni, asparagi, cavoli, verze, broccoli e cavolini di Bruxelles.

Durante l’allattamento è meglio evitare di insaporire le pietanze con pepe, curry e peperoncino. Si consiglia altresì di limitare il consumo di cibi industriali confezionati, come snack salati, patatine, biscotti, merendine e gelati industriali.

Alimenti dal potenziale effetto allergizzante

Specialmente se esiste una predisposizione familiare, è opportuno assumere con moderazione alimenti dal possibile effetto allergizzante, come:

  • crostacei;
  • molluschi;
  • arachidi;
  • frutti di bosco;
  • formaggi fermentati.

Se il piccolo presenta eruzioni cutanee, gonfiore addominale e diarrea, sospendete immediatamente il consumo di tali alimenti.

Vietati i superalcolici

Nei primi mesi dopo il parto si consiglia di evitare del tutto le bevande alcoliche. Il consumo di superalcolici è bene che rimanga in standby per l’intera durata dell’allattamento. Al limite, è concesso occasionalmente un bicchiere di vino durante i pasti, purché assunto almeno un paio d’ore prima della poppata. Diffidate dal detto popolare bere birra fa latte. Si tratta di una teoria del tutto priva di fondamento.

Attenzione ai farmaci

Molti medicinali sono controindicati durante l’allattamento, poiché potenzialmente dannosi per lo sviluppo del bambino. Prima di assumere medicinali o iniziare qualsiasi tipo di terapia, anche omeopatica o naturale, è fondamentale consultare un medico.

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Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

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